BREXIT: Cosa cambia per l’import/export dei prodotti alimentari verso il Regno Unito

Il Regno Unito ha lasciato l'Unione Europea il 31 gennaio 2020 dopo averne fatto parte per 47 anni. È il primo paese a lasciare la UE da quando l’organizzazione internazionale è stata fondata. La transizione termina il 31 dicembre 2020 … MA COSA SUCCEDE ADESSO??? Dal 1° gennaio 2021 è ufficialmente in vigore l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione Europea. Per gli alimenti immessi sul mercato a partire dal 1° gennaio 2021, gli Operatori del Settore Alimentare, dovranno prestare attenzione alle nuove regolamentazioni, considerato che il Regno Unito non è più uno Stato Membro bensì un Paese terzo. Pertanto, per le merci vendute in Gran Bretagna sarà necessario adeguarsi alle nuove regole entro il 30 settembre 2022. ALCUNE NOVITÀ: Le nuove linee guida del governo britannico avranno ripercussioni ogniqualvolta si debba indicare in etichetta l’origine di un ingrediente o dell’alimento di per sé. È il caso, ad esempio, dei prodotti biologici, per quanto riguarda il corretto impiego delle diciture “agricoltura UE” e “agricoltura non UE” (quella, appunto, del Regno Unito). È altresì il caso del miele, la cui disciplina verticale impone la distinzione tra “miscela di mieli originari dell’UE” e “miscela di mieli non originari dell’UE”. Altre ripercussioni sono concernenti l’indicazione obbligatoria del nome o della ragione sociale e dell’indirizzo dell’operatore responsabile delle informazioni sull’etichettatura: nel caso di prodotto del Regno Unito esportato in UE, si deve indicare un indirizzo europeo (una filiale dell’operatore britannico o un importatore); viceversa, su un prodotto UE esportato in UK l’indirizzo da riportare in etichetta dovrà essere interno al Regno Unito (anche qui tramite filiale o importatore). Ulteriore esempio riguarda il bollo sanitario o marchio di identificazione in quanto non deve più figurare l’abbreviazione “CE” per carni UK, riservata agli stabilimenti ubicati nell’Unione, ma deve comparire il nome del Regno Unito (per intero o con il codice ISO a due lettere “UK”). Queste modifiche non interesseranno l’Irlanda del Nord che continuerà a seguire le norme sull’etichettatura alimentare dell’Unione Europea. IMPORT/EXPORT. Quanto a profili diversi dall’etichettatura, i casi più problematici riguardano gli alimenti e mangimi contenenti O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati) e i M.O.C.A. (Materiali e Oggetti a Contatto con gli alimenti). Per quanto riguarda l’import/export di alimenti, i profili più delicati riguardano gli alimenti di origine animale.

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